La pulizia delle cavità nasali nella filosofia yoga
Gli Yogi ed i Rishi dell’antica India avevano realizzato diversi sistemi di pulizia per purificare il corpo al fine di mantenerlo perfettamente sano.
Intuendo che per respirare bene il naso deve essere pulito, lo lavavano aspirando nelle narici l’acqua dal cavo della mano. Con il passare del tempo tale metodica si era perfezionata ed aveva impiegato un recipiente specifico chiamato “Iota”, una specie di teiera con un lungo becco.
L’irrigazione (Jala Neti) avviene facendo passare l’acqua, tassativamente salata, appoggiando il becco dello Iota in una narice mantenendo il capo inclinato dalla parte opposta in modo che l’acqua possa passare attraverso le vie nasali fuoriuscendo dalla narice opposta.
Neti è la tecnica dello hata-yoga che costituisce uno dei sei atti (Shat Karma o Satkarman) capaci di rimuovere ogni impurità dal corpo. Inizialmente la pulizia delle vie nasali era consigliata mediante una cordicella o una fettuccia di cotone dolce lunga circa una spanna bagnata e precedentemente lucidata con cera. La spanna (vitasti) è un’unità di misura equivalente a circa 23 cm.
Tale tecnica, chiamata Sutra Neti, si realizzava muovendo per alcune volte avanti e indietro la stringa. Dopo lo Jala Neti è importante, nella pratica yoga, essiccare le narici seguendo una tecnica che prevede le seguenti fasi:
- inclinare il busto in avanti mentre la mano sinistra afferra il polso destro dietro la schiena,
- espirare potentemente attraverso le due narici inclinando il capo verso il basso,
- inspirare ed espellere subito l’aria con forza attraverso le due narici sollevando la testa
- ripetere il punto 3 inclinando la testa a sx e successivamente a dx,
- proseguire ripetendo i punti 2 – 3 e 4 per 1 – 2 minuti finché le narici siano perfettamente secche.
Questa pratica ancestrale conferma l’importanza dell’igiene nasale da praticare mattina e sera.
L’irrigazione (Jala Neti) non chiude bene la narice, non utilizza una soluzione in grado di mantenere attiva la clearance muco ciliare, non crea una pressione sufficiente necessaria per:
- attivare il riflesso rinofaringeo e impedire che una sostanziale quantità di soluzione vada in gola;
- forzare lo svuotamento della cavità rinofaringea.
Molti anni fa fu evidente la maggior efficacia delle soluzioni ipertoniche su quelle isotoniche oggi sembra evidente che la soluzione migliore per effettuare il lavaggio nasale sia costituita da: un tampone fosfato a pH lievemente acido posto in soluzione ipertonica.
Oggi su queste preziose riflessioni possiamo disporre di un sistema più evoluto:
Atomix™ soluzione salina pH6.
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