Vulvovaginiti ricorrenti da allergia alla candida
Efficacia dell’immunoterapia specifica nei pazienti con vulvovaginite ricorrente da ipersensibilità alla candida: analisi della letteratura scientifica.
La candida albicans è da sempre considerata un allergene importante in grado d’indurre tutte le classiche malattie allergiche: asma bronchiale, rinite, orticaria cronica e dermatite atopica. [1],[2], [3], [4], [5], [6], [7], [8], [9]
Sono stati identificati sia nella frazione proteica sia in quella carboidratica delle spore più di 40 allergeni in grado di reagire con gli anticorpi di classe IgE e quindi in grado di scatenare la malattia allergica nei pazienti sensibilizzati. 5, [10], [11], [12], [13], [14], [15], [16], [17], [18],[19], [20]
L’allergia respiratoria era stata associata alla candidiasi vaginale ricorrente già negli anni 70 [21] e subito dopo era stata proposta la desensibilizzazione come l’unica terapia efficace. [22],[23]
In molte donne la “candida” alberga nella vagina senza dare patologia e nessun segno della propria presenza. [24], [25]
Le pazienti affette da vulvovaginiti ricorrenti da candida (VVR) sono spesso atopiche [26] e l’allergia svolge un ruolo etiopatogenetico determinante. [27]
La mucosa vaginale è capace di fornire una risposta allergica come il naso, gli occhi, i polmoni e la pelle. [28]
Witkins SS nel 1987 [29] studia l’attività immunologica della mucosa vaginale e correla la VVR a una transitoria e localizzata inibizione della risposta cellulo mediata specifica per la candida dovuta all’aumento della prostaglandina E2 macrofagica che inibisce IL2. Tale risposta della mucosa vaginale potrebbe così essere la causa predisponente delle VVR. [30]
Tale ipotesi: una specifica diminuzione dell’ipersensibilità ritardata alla candida è stata successivamente confermata. [31], [32], [33] Inoltre le donne affette da VVR manifestano anche una mancata produzione in vitro d’interferone γ. [34]
La presenza di eosinofili e IgE specifiche nella mucosa vaginale conferma la risposta allergica localizzata alla candida. [35], [36]
Pazienti affette da vaginiti ricorrenti manifestavano la presenza nel fluido vaginale di anticorpi IgE specifici per la candida albicans, graminacee, spermicidi e liquido seminale.
Il ruolo dei fattori maschili nell’indurre alterazioni immunitarie e le vaginiti nella partner femminile è sottovalutato: 1) farmaci o sostanze chimiche ingerite dal maschio possono concentrarsi nel liquido seminale, possono essere trasmesse alle donne e indurre uno stato di sensibilizzazione; 2) Il trasferimento seminale di anticorpi IgE specifici può indurre nella mucosa vaginale specifiche reazioni allergiche.
L’ipotesi che alla base della vulvovaginite ricorrente ci sia lo stato d’ipersensibilità alla candida come ipotizzato 20 anni prima dal gruppo di witkins è stato confermato nel 2009 da Weissenbacher TM [37].
L’efficacia dell’immunoterapia specifica iposensibilizzante è stata per la prima volta documentata nel 1979 (Rosedale N) [38] e successivamente confermata da molti autori: Rigg D [39], Monteiro F [40], Moraes PSA [41]e Palma-Carlos AG [42].
Nel 2004 è stata pubblicata una review che conferma l’ipotesi diagnostica dell’ipersensibilità alla candida nelle pazienti affette da vulvovaginiti ricorrenti e quindi indica il consequenziale trattamento immunologico (l’immunoterapia specifica per la candida) [43].
L’efficacia del vaccino è sostenuta anche dall’indiretta osservazione che il declino dei sintomi si correla con la diminuzione delle IgE anti candida[44].
Candida e vulvovaginite allergica: elenco dei lavori più importanti
1971 |
Kuldelko N |
La candidiasi si correla con l’allergia respiratoria |
1976 |
Palacios HJ |
Efficacia dell’immunoterapia specifica per la candida. |
1979 |
Rosedale N |
Efficacia dell’immunoterapia specifica per la candida. |
1987 |
Witkins ss |
Ipotesi immunologica (ipersensibilità alla candida) causa della vulvovaginite ricorrente. |
1988 |
Witkin SS |
Candida ricorrente indotta dalla locale risposta allergica vaginale. |
1989 |
Witkin SS |
Eosinofili e IgE specifiche vaginali confermano la risposta allergica localizzata alla candida. |
1990 |
Rigg D |
Efficacia dell’immunoterapia specifica per la candida. |
1994 |
Regulez P |
IgE anti candida vaginali diminuiscono con il declino dei sintomi. |
1996 |
Monteiro F |
L’immunoterapia specifica (vaccino) è efficace. |
1998 |
Moraes PSA |
Associazione fra la vaginite da candida e allergia. |
1998 |
Akiyama K |
La candida albicans è un potente allergizzante |
1998 |
Savolainen J |
La candida albicans è un potente allergizzante |
2000 |
Moraes PSA |
Capacità della mucosa vaginale di fornire una risposta allergica e conferma dell’efficacia del vaccino. |
2000 |
Moraes PSA |
Il vaccino è efficace nelle pazienti con allergia. |
2004 |
Palma-Carlos AG |
Conferma l’efficacia del vaccino. |
2004 |
D’Agnano Igea |
La review conferma l’ipotesi diagnostica e indica l’immunoterapia specifica per la candida. |
2008 |
Fan SR |
La presenza di IgE vaginali confermano la risposta allergica localizzata alla candida. |
2009 |
Conferma l’ipotesi immunologica dell’ipersensibilità alla candida. |
References
[1] Gumowski P, Lech B, Chaves I, Girard JP. Chronic asthma and rhinitis due to Candida albicans, epidermophyton and trichophyton. Ann Allergy 1987;59:48–51.
[2] Itkin IH, Dennis M. Bronchial hypersensitivity to extract of Candida albicans. J Allergy 1966;37:187–194.
[3] Keeney EL. Candida asthma. Ann Int Med 1951;34:223–226. 4. James J, Warin RP. An assessment of the role of Candida albicans and food yeasts in chronic urticaria. Br J Derm 1971;84:227–237.
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[38] Rosedale N, Browne K. Hyposensitisation in the management of recurring vaginal candidiasis. Ann Allergy. 1979 O;43(4):250-3.
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