Il vaccino antiallergico o immunoterapia
S’illustra al paziente che cos’è il vaccino per la cura delle malattie allergiche.
Vaccino antiallergico o Immunoterapia specifica iposensibilizzante [1],[2]
Dr. Luigi Di Berardino
Il sistema immunitario è geneticamente definito allergico quando eredita la predisposizione a manifestare l’atopia. Il paziente allergico può, in un qualsiasi momento della vita, considerare pericoloso l’ingestione e/o il contatto con una o più sostanze innocue chiamate allergeni.
Gli allergeni sono: i pollini degli alberi e delle piante (betulle, graminacee, ambrosie e …), le feci e i pezzetti dei corpi che si disgregano dagli acari, alcuni funghi (alternaria, candida e …), farmaci, alimenti e gli additivi alimentari.
In caso di allergia si possono seguire tre approcci terapeutici:
- Evitare il contatto (quando possibile),
- Assumere farmaci per il controllo dei sintomi (non per la cura della malattia),
- Vaccinarsi.
Il vaccino è l’unica terapia capace di cambiare favorevolmente la storia naturale della malattia allergica perché è il ricondizionamento del sistema immunitario alla tolleranza specifica per l’allergene. A differenza dei benefici dei farmaci che terminano alla loro sospensione quello indotto dal vaccino può durare anche dopo la sua sospensione.
Da oltre 100 anni il vaccino iniettivo è universalmente utilizzato e la sua efficacia è indiscutibile.
Da oltre 15 anni in Europa è ampiamente utilizzata anche la somministrazione sublinguale/orale [3],[4].
Il vaccino iniettivo
Il medico sulla base della storia anamnestica, dell’obiettività clinica e dei test formula la diagnosi e quindi la ricetta per il vaccino contenente la famiglia allergenica e la percentuale dei singoli allergeni.
I pazienti spesso manifestano più allergie (sono polisensibilizzati) e in tal caso il medico identifica le due famiglie allergeniche più importanti e prescrive i due vaccini che potranno essere eseguiti contemporaneamente.
Il paziente acquista il vaccino presso un’azienda specializzata, la preparazione richiede circa un mese, il costo è di circa 160 € per vaccino (sufficiente per 8 – 12 mesi).
Il vaccino è costituito da tre flaconi: verde o n° 1 con la concentrazione minore, giallo o n° 2 con la concentrazione media e rosso o n° 3 con la concentrazione più alta.
Somministrazione del vaccino iniettivo
Il vaccino deve essere somministrato da un medico esperto perché la sua somministrazione (iniezione sottocutanea) deve essere ogni volta adeguata alla singola realtà del paziente e seppur rarissimamente (0,00 .. %) può provocare anche gravi reazioni avverse generalizzate. Per questi motivi il paziente dovrà attendere 20 minuti in sala d’attesa dopo la somministrazione del vaccino. Il costo medio di ogni seduta terapeutica può essere stimato in circa 40/50€.
Modalità d’uso del vaccino iniettivo.
È eseguito in due fasi: la prima detta “induttiva” e la seconda di mantenimento.
Essendo il vaccino composto dalla stessa sostanza che induce la malattia, la dose terapeutica non può, per motivi di sicurezza, essere iniettata subito alla prima somministrazione ma deve essere raggiunta gradualmente (fase induttiva).
Progressione iniziale
1 seduta terapeutica alla settimana per circa 2 mesi utilizzando prima il flacone verde (n° 1) e successivamente quello giallo (n° 2).
Fase di mantenimento
Una seduta terapeutica ogni 2 settimane con il flacone rosso n° 3 [5].
È possibile saltare una o più sedute terapeutiche durante la fase di mantenimento e occasionalmente è possibile non eseguire il vaccino anche per 6 settimane.
Il vaccino si esegue generalmente per 3 anni quando il beneficio clinico indotto è evidente dopo 6 – 8 mesi di terapia.
Schema esemplificativo
Fase induttiva 1 volta alla settimana
flacone più diluito (verde o n° 1): 0,15 ml poi 0,25 ml poi 0,40 ml poi si butta via;
flacone medio (giallo o n° 2): 0,15 ml poi 0,25 ml poi 0,40 ml poi si butta via;
Fase di mantenimento 2 volte al mese
flacone più concentrato (rosso o n° 3): 0,10 ml poi 0,15 ml poi 0,25 ml poi 0,40 ml (dose di mantenimento).
Nota importante: la dose maggiore può essere eseguita solo se la dose precedente è stata ben tollerata.
Il vaccino sublinguale/orale
È eseguito da giornalmente a tre volte la settimana.
Le informazioni riferite per la via tradizionale iniettiva restano valide anche per la via orale.
Il paziente acquista il vaccino presso un’azienda specializzata, la preparazione richiede circa un mese, il costo è di circa 560 – 1000 € per vaccino (sufficiente per 10 – 12 mesi).
Bibliografia
[1] Di Berardino C, Angrisano A, Di Berardino L et al. Prodotti per la diagnosi e l’immunoterapia delle malattie allergiche: tentativo di un prontuario ragionato. Rivista di immunologia e allergologia pediatrica 2001; 15 (2).
[2] Di Berardino L. Terapia delle malattie allergiche. MIDIA editore 2007.
[3] Bordignon V, Di Berardino L. Efficacia di una nuova immunoterapia per graminacee ad assorbimento orale. Studio Parallelo eseguito per tre anni. Giorn. It. Allergol. Immunol. Clin. 1994; 4: 153:159.
[4] Nelson HS. Allergen Immunotherapy: where is it now? J Allergy Clin Immunol 2007;119:769-77.
[5] Di Berardino L. The optimal interval for allergen immunotherapy. ACI International 2002; 14: 78-79.
Data pubblicazione: 03/08/15
Creato da: Dott. Luigi Di Berardino